I RISULTATI DELLA CONTABILITA’ GENERALE:LA STESURA DEL CONTO ECONOMICO E DEL CONTO DEL PATRIMONIO DELL’ANNO 1997.

 

I risultati della contabilità generale sono evidenziati nei due prospetti di sintesi del conto economico e del conto del patrimonio che si riportano qui di seguito.

VEDI

1) TABELLA ”CONTO DEL PATRIMONIO”

2 ) TABELLA  “CONTO ECONOMICO”

CONTO DEL PATRIMONIO,   ATTIVITA’

I valori iniziali delle immobilizzazioni sono desunti dagli inventari redatti a norma di legge.

Le immobilizzazioni immateriali per l’importo di Lit. 416.324.455 si riferiscono al costo ( al netto degli ammortamenti ) di software acquistato su licenza d’uso.

Le variazioni positive delle immobilizzazioni materiali nel conto del patrimonio ( totali Lit. 20.148.783.598) derivano da:

-         pagamenti in conto capitale sia a competenza che a residui per Lit.18.733.557.647,

-         pagamenti su spese correnti in conto competenza ed in conto residui relativi all’acquisto di cespiti ammortizzabili di modico valore quali i computers, gli arredi, per totali Lit.1.415.225.951.

 

Le variazioni negative delle immobilizzazioni nel conto del patrimonio (totali Lit. 7.241.368.161) derivano da alienazioni di terreni per. Lit. 5.645.051.555, fabbricati per Lit. 1.596.316.606.

 

Le variazioni da altre cause dipendono:

-         negative, da demolizioni cespiti per totali Lit. 74.204.444 e per quote di ammortamento di esercizio pari a Lit. 16.614.329.028;

-         positive, per immobilizzazioni acquisite ed inventariate alla fine dell’anno 1997, ma pagate l’anno successivo (Lit.2.360.295.547) e Lit. 119.890.751 per permute.

 

Le immobilizzazioni in corso rappresentano prevalentemente liquidazioni su stati di avanzamento di opere non ancora ultimate e quindi non ancora inventariate ed inserite tra le attività del conto del patrimonio.

 

Le immobilizzazioni finanziarie sono state valutate al valore nominale e riguardano:

( omissis)

I titoli comprendono:

(omissis)

Le rimanenze iniziali e finali sono state valutate al costo medio ponderato e si riferiscono principalmente a generi alimentari e al magazzino economale.

 

I crediti iniziali e finali evidenziati nel conto del patrimonio corrispondono ai residui attivi rispettivamente iniziali e finali.

 

In particolare i residui attivi iniziali di Lit. 125.022.408.194 corrispondono a:

 

            Crediti verso contribuenti per Lit.17.454.656.245;

            Crediti verso enti del settore pubblico allargato Lit. 12.445.370.314;

            Crediti verso debitori diversi Lit. 94.800.469.495;

            Crediti per depositi banche Lit. 321.912.140.

 

I residui attivi finali di Lit.189.019.735.473  corrispondono invece a:

 

            Crediti verso contribuenti per Lit. 22.505.836.722

            Crediti verso enti del settore pubblico allargato Lit. 69.383.359.331

            Crediti verso debitori diversi Lit. 96.880.418.468

            Crediti per depositi banche Lit. 250.120.952

 

I crediti per IVA iniziali coincidono con i corrispondenti dati della dichiarazione IVA relativa al periodo d’imposta 1996; i crediti per IVA finali corrispondono con i dati rilevabili dalla dichiarazione annuale relativa al periodo d’imposta 1997 ancorché non presentata in quanto i termini di presentazione decorrono dal 1/6/98.

 

Le disponibilità liquide ammontano a complessive Lit. 28.876.677.662 e corrispondono alle somme indicate nel conto del tesoriere.

 

I risconti attivi iniziali corrispondono a quella parte di assicurazioni pagate in via anticipata nel corso dell’anno 1996, ma che sono di competenza del 1997.

 

I risconti attivi finali corrispondono a quella parte di assicurazioni pagate in via anticipata nel corso dell’anno 1997, ma che sono di competenza del 1998.

 

CONTO DEL PATRIMONIO,  PASSIVITA’

 

Il patrimonio netto rilevato a fine esercizio ammonta a complessive Lit. 627.228.191.671 di cui Lit. 8.339.630.610 derivanti da beni demaniali.

 

I conferimenti indicati a fine esercizio per Lit. 26.903.306.083 corrispondono ai trasferimenti in conto capitale e agli oneri di urbanizzazione non destinati alla manutenzione ordinaria del patrimonio.

 

I residui passivi iniziali indicati nel conto del bilancio per la somma di Lit. 181.353.299.458 trovano corrispondenza nelle seguenti voci:

 

-         debiti di funzionamento Lit. 14.320.295.109 di cui Lit. 7.736.366.514 relativamente a fatture da ricevere;

 

-         debiti per somme anticipate da terzi Lit. 32.692.315.235 corrispondenti alle spese per conto di terzi;

 

-         impegni per opere da realizzare  voce D attivo ed E passivo: Lit. 110.959.845.058 corrispondenti a impegni non liquidati sulle spese in conto capitale;

 

-         conti d’ordine voce D attivo ed E passivo: Lit. 10.258.538.569 relativi costi anno futuro;

 

-         all’interno dei debiti di finanziamento per mutui e prestiti per Lit. 742.318.884

 

-         debiti di finanziamento pluriennali: Lit. 4.118.400.000 per i debiti derivanti da fondi di rotazione;

 

-         debiti verso altri per Lit. 76.228.654

 

-         ratei passivi 8.185.357.949 corrispondenti alle fatture liquidate nell’anno successivo e di competenza dell’esercizio in esame.

 

I residui passivi finali indicati nel conto del bilancio per la somma di Lit.211.497.388.185 trovano corrispondenza nelle seguenti voci:

 

-         debiti di funzionamento Lit. 16.133.785.707 di cui Lit. 5.629.253.127 relativamente a fatture da ricevere;

 

-         debiti per somme anticipate da terzi Lit. 10.953.104.105 corrispondenti alle spese per conto di terzi;

 

-         impegni per opere da realizzare  voce D attivo ed E passivo: Lit. 155.491.251.691 corrispondenti a impegni non liquidati sulle spese in conto capitale;

 

-         conti d’ordine voce D attivo ed E passivo: Lit. 20.838.611.169 relativi costi anno futuro;

 

-         all’interno dei debiti di finanziamento per mutui e prestiti per Lit. 639.488.829;

 

-         debiti di finanziamento pluriennali: Lit. 3.570.000.000 per i debiti derivanti da fondi di rotazione;

 

-         debiti verso l’Istituzione …... (voce CVI3) per Lit. 26.228.654;

 

-         ratei passivi 3.844.918.030 corrispondenti alle fatture liquidate nell’anno successivo e di competenza dell’esercizio in esame.

 

Tra gli altri debiti che non risultano dalla contabilità finanziaria se non per la quota relativa all’anno di competenza, figurano i debiti di finanziamento per complessive Lit. 119.645.347.571 (mutui passivi);

 

Tra i conti d’ordine figurano i conferimenti per capitale di dotazione alle aziende speciali ………………. per rispettivi Lit. 320.845.770.284 e Lit. 9.534.699.180.

 

CONTO ECONOMICO

 

Il conto economico 1997 segna un risultato economico positivo di Lit. 2.302.860.399, così composto:

 

-         risultato della gestione  Lit. – 1.198.810.418;

 

-         saldo degli oneri e proventi da aziende speciali e partecipate Lit. 10.290.575.000;

 

-         risultato della gestione operativa Lit. 9.091.764.582;

 

-         saldo proventi ed oneri finanziari Lit  – 7.647.313.411;

 

-         saldo proventi ed oneri straordinari è di Lit. 858.409.228.

 

I proventi ed i costi della gestione sono stati rettificati dell’IVA a debito e a credito che confluisce nel conto del patrimonio alla voce BII4 il cui saldo ammonta a un credito di Lit. 812.147.000.

 

Il cambiamento del pro rata superiore a dieci punti indicato nella dichiarazione IVA relativa all’anno 1997, comporta la rettifica dell’IVA sui cespiti ammortizzabili già detratta negli anni precedenti; ciò rappresenta un onere straordinario indicato nella voce E28 per l’importo di Lit. 199.734.000.

 

Le variazioni delle rimanenze di materie prime di Lit. 40.515.054 sono la risultante di un incremento delle rimanenze finali che ammontano a Lit. 137.383.588 rispetto a quelle iniziali.

 

Per i ratei ed i risconti si rinvia a quanto indicato nel conto del patrimonio.

 

Tra i costi della gestione gli ammortamenti ammontano a complessive Lit. 16.729.998.697 di cui Lit.115.669.669 per beni immateriali, Lit. 15.222.361.944 per beni immobili e Lit. 1.391.967.084 per beni mobili.

Gli ammortamenti sono stati calcolati seguendo le norme contenute negli art. 71 e 72 del D. Lgs. 77/95 e corrispondono alle risultanze degli inventari dei beni mobili ed immobili.

 

I proventi e gli oneri straordinari con un saldo pari a Lit. 858.409.228 corrispondono a:

 

-         insussistenze del passivo ( minori residui passivi rilevati tra i debiti iniziali ) per Lit. 183.000.000;

-         sopravvenienze attive per Lit. 274.926.305: corrispondono ai maggiori residui attivi indicati nel conto del bilancio;

-         plusvalenze patrimoniali derivanti da cessioni di beni comunali ad un valore superiore al valore contabile per Lit. 855.166.600;

-         insussistenze dell’attivo per Lit. 242.829.677 corrispondenti ai minori residui attivi indicati nel conto del bilancio ad eccezione dell’importo di Lit. 221.987.075 relativa ad una eliminazione del residuo attivo non compreso tra i crediti iniziali;

-         minusvalenze patrimoniali per Lit. 2.120.000 derivanti da cessioni di beni comunali ad un valore inferiore al valore contabile;

-         accantonamento per svalutazione crediti per Lit. 10.000.000;

-         oneri straordinari per Lit. 199.734.000 corrispondenti all’IVA indetraibile per effetto della rettifica della detrazione per i beni ammortizzabili come attualmente risultante dalla dichiarazione annuale IVA 98.

 

5.      I RISULTATI DELLA CONTABILITA’ ANALITICA: I CONTI ECONOMICI PER SERVIZIO

I risultati della contabilità analitica sono evidenziati nei conti economici di dettaglio dei singoli servizi.

Si riportano qui di seguito alcuni esempi.

VEDI

1) TABELLA “CONTO ECONOMICO C.R. 13”

2) TABELLA “CONTO ECONOMICO C.R. 41”

3) TABELLA “CONTO ECONOMICO C.R. 42”

 

6. CONCLUSIONI

 

· Dopo un anno e mezzo dall’avvio, l’esperienza della contabilità unica può considerarsi positiva.

 

            A distanza di un anno e mezzo dall’avvio del sistema di contabilità unica si può senz’altro affermare che gli obiettivi sono stati rispettati e pertanto l’esperienza è da ritenersi positiva. I primi risultati della contabilità generale ed analitica ovvero il conto economico e il conto del patrimonio complessivi, nonché i conti economici di dettaglio, sono dominio di tutti e costituiscono parte integrante del rendiconto 1997, come del resto previsto dall’art. 115, lettera a), del D. Lgs. 77/95.

            L’esperienza effettuata insegna, innanzitutto, che non è poi così difficile introdurre una contabilità unica: bastano un po’ di buona volontà ed i mezzi adeguati. Per permettere paragoni da parte del lettore, la contabilità generale ed analitica è stata realizzata nel comune di Vicenza (100.000 abitanti ca.) con due addetti a tempo pieno.

            Per quanto riguarda la tempestività e l’attendibilità dei dati contabili, margini di miglioramento sono certamente possibili visto che nel primo anno non è stato possibile suddividere completamente alcuni costi comuni.

            Nel complesso non si deve dimenticare che la prima stesura del conto economico e del conto del patrimonio costituisce, fra l’altro, il punto di partenza per le analisi di scostamento nell’ambito del controllo di gestione, che rappresentano il passo più qualificante del prossimo futuro.

 

· Un aspetto da non sottovalutare è il reperimento e la formazione di personale qualificato.

 

            La disponibilità di personale qualificato è decisamente un fattore critico di successo per l’avvio e la successiva gestione della contabilità unica.

            Non è sufficiente essere esperti solo nella tradizionale contabilità finanziaria, ma bisogna anche conoscere la contabilità generale ed analitica, nonché l’utilizzo delle procedure informatiche visto che la contabilità analitica viene gestita usualmente tramite semplici software di produttività personale alla portata di tutti come i fogli elettronici o i database.

            Certamente, per i ragionieri degli enti locali abituati da sempre alla sola contabilità finanziaria è doveroso un ripasso delle conoscenze scolastiche.

            Una nota comunque confortante che fa sperare alla diffusione di tali tecniche contabili negli enti locali consiste nella facilità di reperimento dall’esterno di personale qualificato, visto che nel settore aziendale la contabilità generale ed analitica sono ampiamente diffuse.

 

· Alcune perplessità rimangono sull’effettivo utilizzo delle informazioni contabili.

 

            Alcuni lati positivi dell’introduzione della contabilità unica sono immediatamente percepibili: ad esempio, è possibile effettuare l’opzione IRAP ai sensi del D. Lgs. 446/97 art. 10 comma 3 risparmiando, secondo un calcolo approssimativo, almeno un miliardo di lire all’anno;  sono inoltre facilmente compilabili gli allegati al rendiconto relativi ai costi e all’efficienza dei servizi istituzionali, a domanda individuale ed il controllo di gestione beneficia direttamente della determinazione dei costi e dei proventi dei singoli servizi, concentrando la propria attività nel processo di valutazione dei risultati.

            Restano comunque alcune perplessità sull’effettivo utilizzo delle informazioni economiche da parte degli amministratori e dei dirigenti, perplessità comunque generalizzabili ed imputabili al cambiamento culturale in atto che necessita, per forza di cose, di tempi lunghi [3].


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[3] In tema di potenzialità informative derivanti dall’analisi dei documenti di sintesi contenuti nel bilancio e nel rendiconto degli enti locali si veda: Bellesia M., Enti locali – Analisi di bilancio, IPSOA, Milano, 1998.