GOVERNI LOCALI

 

Ottobre 2001, n. 1/2001

 

IL FABBISOGNO DI FORMAZIONE DEI COMUNI

 

 

Mauro Bellesia

 

 (Dirigente di ragioneria del Comune di Vicenza, pubblicista e componente dell’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli enti locali, www.bellesiamauro.it)

 

 

 

Nell’attuale contesto di rilevante cambiamento istituzionale e gestionale degli enti locali, i comuni, sono destinati a svolgere un ruolo sempre più importante non solo nel territorio che rappresentano, ma anche a livello nazionale.

 

Si fa riferimento, in particolare, alle recenti riforme che hanno interessato il federalismo, il nuovo regime della finanza locale, l’autonomia statutaria e regolamentare degli enti locali, l’autonomia fiscale e finanziaria, i servizi pubblici e le modalità di gestione degli stessi, le opere ed i lavori pubblici e molte altre.

 

Si fa riferimento, inoltre, alle recentissime spinte evolutive percepibili chiaramente anche nel DPEF 2006-2006 e nella legge finanziaria per l’anno 2002 che interessano materie, settori o modalità gestionali del tutto nuovi fino a pochi anni fa, almeno fra gli enti locali.  Fra i tanti possibili esempi, si evidenziano i seguenti perché ritenuti particolarmente significativi:

 

- la possibilità di ricorrere a nuove fonti di finanziamento e alla gestione attiva del proprio indebitamento con operazioni di cartolarizzazione, di factoring, di project financing, di emisione di BOC o di altre obbligazioni, di interest rate swap;

 

- la crescente maggiore attenzione alla qualità dei servizi che si esplica attraverso l’impiego di alcune tecniche manageriali quali il controllo di gestione, il benchmarking, oppure il conseguimento della certificazione di qualità secondo gli standard UE;

 

- l’esigenza di aumentare i livelli di efficienza e di economicità della gestione che discende direttamente dalla carenza di risorse finanziarie, particolarmente avvertita negli ultimi anni. In tale situazione, ogni attività deve essere condotta minimizzando gli sprechi ed i mezzi utilizzati, al fine di ottenere una maggiore disponibilità di fattori produttivi da impiegare in altre attività;

 

- l’utilizzo delle nuove potenzialità degli acquisti on line (e-procurement, e-government) che dovrebbe essere un obbligo generalizzato per tutti i comuni a partire dall’anno 2002;

 

- il patto di stabilità interno che obbliga i comuni a concorrere al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica che il nostro Paese ha contratto in sede comunitaria;

 

- l’attenzione alla programmazione, come fattore di razionalizzazione dell’impiego delle risorse in relazione agli obiettivi da raggiungere e con particolare riguardo al settore delle opere pubbliche e gli altri investimenti;

 

- la promozione dell’autsourcing quale soluzione organizzativa rivolta ad esternalizzare servizi o attività realizzando economie di spesa o aumentando l’efficienza gestionale;

 

- la promozione delle gestioni associate di servizi e dell’unione di comuni allo scopo, anche in questo caso, di aumentare l’efficienza gestionale e l’efficacia o la qualità dei servizi pubblici.

 

Le suindicate spinte evolutive indicano in modo netto ed inequivocabile le tematiche di un futuro non molto lontano. Tuttavia, non bisogna commettere l’errore di correre troppo in avanti senza tenere conto delle potenzialità della situazione reale.

 

In tale prospettiva, assume un ruolo strategico la formazione del personale e di tutte le persone che operano nel settore enti locali.

 

Allo scopo di focalizzare il fabbisogno formativo dei comuni, sembrano particolarmente utili due analisi preliminari:

 

1)  una analisi critica sui cambiamenti “reali” apportati dalle riforme degli anno ’90 per individuarne i punti forti ed i punti deboli e al fine di non  ripetere gli errori già fatti;

 

2) una analisi prospettica che partendo dai reali cambiamenti in atto, non senza tralasciare le difficoltà ed i punti critici attuali, miri creare uno scenario futuro più attendibile possibile.

 

In riferimento al primo punto, non si può sottovalutare che in moltissimi enti locali sono di fatto disattese alcune regole o punti ritenuti centrali dalle recenti riforme: la separazione delle funzioni politiche dalla competenze gestionali dei dirigenti e dei responsabili dei servizi stenta ancora a decollare, l’applicazione della contabilità economica è condizionata dall’incapacità di redigere gli inventari dei beni da ammortizzare e dalle difficoltà operative del prospetto di conciliazione, il controllo di gestione ed il più recente controllo strategico sembrano ancora mete da raggiungere più che strumenti effettivi di gestione quotidiana.

 

In merito al secondo punto, si tratta di riuscire ad individuare le reali “potenzialità” ed i “limiti” della cultura attuale degli operatori e degli amministratori che operano nei comuni, allo scopo di studiare e di proporre soluzioni formative e di aggiornamento in linea con i bisogni effettivi; bisogna, in altri termini, proporre iniziative efficaci.

 

Riassumendo le considerazioni sopraindicate, le aree di interventi formativi nel settore contabilità-finanza e gestione dei comuni che sembrano maggiormente venire in contro alle esigenze attuali degli operatori, sono le seguenti:

 


 

AREE                                          SOGGETTI                               TEMATICHE

INTERESSATI

 

Programmazione

Dirigenti, funzionari responsabili dei servizi, amministratori.

Sistema dei bilanci preventivi.

Programmazione delle opere pubbliche e dei LL PP.

Piano esecutivo di gestione (P.E.G.).

Patto di stabilità interno.

Gestione attiva dell’indebitamento e delle altre fonti di finanziamento.

Finanziamenti comunitari.

Euro.

Analisi della convenienza dell’esternalizzazione dei servizi e delle forme di gestione associata.

La definizione degli obiettivi e l’organizzazione del lavoro per progetti.

 

Gestione

Dirigenti, funzionari responsabili dei servizi, amministratori.

Gestione del bilancio e del P.E.G.

Controllo di gestione e controllo strategico.

Ruoli dirigenziali  e di responsabilità di unità organizzative.

 

Rendicontazione

 

Dirigenti, funzionari responsabili dei servizi, amministratori e revisori dei conti.

Contabilità economica, calcolo dei costi dei servizi pubblici e analisi dell’economicità e dell’efficienza.

Valutazione dei risultati.

Processi e le tecniche di valutazione delle prestazioni del personale.

 

Comunicazione

Dirigenti, funzionari responsabili dei servizi, amministratori.

Analisi delle tecniche di comunicazione del bilancio e del rendiconto.

Bilancio ambientale, bilancio di mandato, bilancio sociale.