IL SOLE 24 ORE – 13 Settembre 1999 – N.250 – Pagina 27                                  

Enti locali


Contabilità    Dieci  motivi  per  una   scelta

Dai conti in ordine spinta all’efficienza

Il D. Lgs. 77/95 dispone l’obbligo di rilevazioni economiche con una metodologia semplificata: sfruttando la contabilità finanziaria, la rilevazione dei costi e dei proventi avviene in sede di rendicontazione tramite il prospetto di conciliazione che permette di ricavare i dati economici e patrimoniali partendo da quelli finanziari consuntivi riportati sinteticamente nel conto del bilancio. Tuttavia, come inevitabilmente accade con l’utilizzo di qualsiasi strumento semplificato di fronte ad un fenomeno complesso, la metodologia che sta alla base dell’utilizzo del prospetto di conciliazione crea, a volte, difficoltà applicative nel momento in cui si cerca di rilevare in poche fattispecie una realtà che, al contrario, si presenta complessa e diversificata.  Una via d’uscita è prevista dall’art. 74 che afferma: “gli enti locali, adottano il  sistema  di  contabilità che più ritengono idoneo per le proprie esigenze”.Sulla base di tale possibilità, si diffonde sempre più l’utilizzo della contabilità generale e della contabilità analitica affiancate alla tradizionale contabilità finanziaria.  Ciò permette di rilevare i fatti o gli eventi della gestione singolarmente e contemporaneamente sotto i tre profili finanziario, economico e patrimoniale, ottenendo un sistema contabile integrato, certamente complesso, ma anche decisamente chiaro, trasparente, facilmente controllabile e, quindi, attendibile.  Un altro grande vantaggio discende dall’adozione di una contabilità analitica in grado di monitorare i costi ed i proventi (già rilevati secondo la loro natura in contabilità generale) suddividendoli, per servizio, per centro di costo o per attività svolta. Il vantaggio deriva, ovviamente, dall’utilizzo delle informazioni provenienti dalla contabilità analitica:  si pensi, ad esempio, alle scelte di tipo make or buy, all’esternalizzazione dei servizi pubblici, alla necessità di misurare l’andamento dell’economicità dei servizi o di

paragonare la gestione di un servizio tra enti diversi. Queste ultime sono tutte fattispecie che richiedono decisioni tempestive da effettuare nella piena consapevolezza degli aspetti economici della gestione,che, si ricorda, entrano a pieno titolo anche nella legittimità degli atti amministrativi, ai sensi dell’art. 1 della legge n. 241/90.Riepilogando e sintetizzando le problematiche, vi sono almeno 10 buoni motivi per adottare la contabilità generale unitamente alla contabilità analitica negli enti locali:

1permette di valorizzare appieno la finalità autorizzatoria propria della contabilità finanziaria, senza appesantirla con eccessive frammentazioni (a livello di capitolo o di articolo del piano esecutivo di gestione) derivanti da altri scopi conoscitivi; infatti, le informazioni gestionali dettagliate sono reperibili in sede di contabilità analitica e non all’interno della contabilità finanziaria;

2 pur nella maggiore complessità che ovviamente comporta, conduce ad una maggiore chiarezza e trasparenza per il fatto che rileva giorno per giorno i singoli accadimenti ed è ampiamente conosciuta nel settore privato. Chiarezza e trasparenza si traducono per forza di cose in maggiore attendibilità dei risultati contabili;

3 permette controlli più facili, più incisivi, più completi e più efficaci, con particolare riguardo al controllo di gestione che senza la tempestiva conoscenza dei costi dei singoli servizi difficilmente potrebbe esplicare appieno le proprie funzioni;

4 rappresenta un sistema contabile certamente più consono alla situazione ed alle esigenze conoscitive degli enti di medio-grandi dimensioni, caratterizzati da gestioni molto complesse e da attività estremamente variegate;

5 ragevola le chiusure infrannuali e le rendicontazioni periodiche poiché le rilevazioni avvengono giorno per giorno ed operazione per operazione, offrendo in tal senso un valido contributo alle

 

verifiche dello stato di attuazione dei programmi (ai sensi dell’art. 36 del D. Lgs. 77/95) e del grado di raggiungimento degli obiettivi del piano esecutivo di gestione;

6 utilizza moderni software di contabilità disponibili ormai a basso costo, pensati e realizzati proprio per gli enti locali; la scelta del software riveste una grande importanza poiché, utilizzando al meglio le potenzialità informatiche, si evitano le doppie registrazioni e le perdite di tempo. Con l’utilizzo di software adeguati l’introduzione della contabilità generale ed analitica è più facile di quello che sembra a prima vista;

7 permette di effettuare l’opzione IRAP per i servizi commerciali, ottenendo nella maggioranza di casi notevoli risparmi d’imposta. L’opzione comporta il passaggio dal regime normale nel quale si applica il metodo retributivo, alla determinazione della base imponibile secondo il criterio della produzione netta, così come avviene per le imprese e secondo quanto previsto dall’art. 10, comma 3, del D. Lgs. 446/97;

8 permette di rilevare tempestivamente i costi dei servizi e delle attività svolte, che costituiscono elementi imprescindibili da vagliare e da valutare in particolari situazioni come ad esempio quelle che implicano scelte di tipo make or buy o di esternalizzazione di servizi pubblici;

9 migliora la programmazione poiché favorisce le analisi economiche e la determinazione degli obiettivi da raggiungere, non solo in termini di efficacia, ma anche in termini di economicità e di efficienza;

10 migliora anche il processo di rendicontazione offrendo una visione tridimensionale, finanziaria, economica e patrimoniale dei singoli servizi pubblici e, pertanto, consente l’effettiva possibilità di misurarne l’efficienza.

 

Mauro Bellesia