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Registrazioni in contabilità

 

L’anticipazione di tesoreria

 

a cura di Mauro Bellesia  Dirigente Comune di Vicenza - Componente Osservatorio Finanza e Contabilità Enti Locali

 

 

A) L’ordinamento giuridico

 

 

L’anticipazione di tesoreria

nel Tuel

 

L’anticipazione di tesoreria (o di cassa) è prevista dal Tuel, D. Lgs. 267/2000, per poter far fronte a pagamenti urgenti ed indifferibili in situazioni di carenza temporanea di disponibilità liquide. Contabilmente l’anticipazione di tesoreria si configura come un prestito a breve termine che va restituito mano a mano che le entrate dell’Ente vengono riscosse.

 

Gli articoli del Tuel che riguardano l’anticipazione di tesoreria sono i seguenti:

 

- l’art. 222, individua nel Tesoriere il soggetto tenuto a concedere all’Ente l’anticipazione, nel limite massimo dei tre dodicesimi delle entrate accertate nel penultimo anno precedente, afferenti per i comuni, le province, le città metropolitane e le unioni di comuni ai primi tre titoli di entrata del bilancio e per le comunità montane ai primi due titoli;

 

- l’art. 222, tratta anche degli interessi passivi disponendo che decorrono dall'effettivo utilizzo e si commisurano sulla base degli accordi previsti dalla convenzione di tesoreria;

 

- l’art. 195 tratta, invece, di una fattispecie in taluni casi alternativa all’anticipazione di tesoreria e cioè l’utilizzo di eventuali entrate a specifica destinazione, che consente di evitare il pagamento di interessi passivi; tale fattispecie non viene considerata nel presente caso, perché interessa la sola contabilità di tesoreria senza produrre alcun prestito di denaro all’Ente;

 

- l’allocazione nel bilancio finanziario avviene secondo la struttura indicata dall’art. 165 del Tuel e dal D.P.R. 31 gennaio 1996, n. 194 e,  in particolare,  alle entrate del Titolo V - Entrate derivanti da accensioni di prestiti e alle spese del Titolo III - Spese per rimborso di prestiti;

 

 

 

B) I principi contabili [1]

 

 

I principi contabili dell’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali affrontano il tema dell’anticipazione di tesoreria sottolineandone le problematiche della corretta gestione della liquidità e del ruolo fondamentale della convenzione di tesoreria.

 

In particolare:

 

-      il principio n. 0 (framework), punto 13, che evidenzia l’importanza delle operazioni di tesoreria e della relativa convenzione nel quadro del generale “sistema di bilancio”;

 

-      il principio n. 2, punto 57, che dispone: “Per le anticipazioni di tesoreria, l’impegno è assunto in misura corrispondente all’ammontare dell’anticipazione utilizzata di volta in volta.”;

 

-      il principio n. 3, punto 48, che dispone sulle regole da seguire per la parificazione dei conti in sede di rendicontazione;

 

-      il principio n. 3, punto 69, che sottolinea l’importanza di una dettagliata illustrazione della gestione della liquidità nella relazione che accompagna il  rendiconto con le motivazioni dell’eventuale ricorso all’anticipazione di tesoreria in riferimento ai limiti di legge e all’onere sostenuto. 

 

 

 

 

 

C) Le rilevazioni contabili

 

Nel bilancio preventivo, le anticipazioni di tesoreria sono allocate:

 

a) quelle ricevute, nelle entrate, titolo V – entrate derivanti da accensione di prestiti, categoria 1 – anticipazioni di cassa;

 

b)  quelle restituite, nelle spese, titolo III - spese per rimborso di prestiti, intervento 1 - rimborso per anticipazioni di cassa.

 

Gli interessi passivi corrisposti per l’anticipazione di tesoreria sono allocati nel titolo I – spese correnti, intervento 6 – interessi passivi e oneri finanziari diversi.

 

 

Bilancio preventivo

ENTRATE

SPESE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spese correnti

 

Tit. 1, intervento 06, interessi passivi

 

 

 

    5

 

 

 

 

 

 

Entrate derivanti da accensione di prestiti

 

tit. V, ctg. ctg 1 – anticipazioni di cassa

 

 

 

 

 

 

1000

 

 

Spese per rimborso di prestiti

 

Tit. III, int. 1, rimborso anticipazioni di cassa

 

 

 

 

 

1000

 

 

 

 

 

 

Tot. entrate …..

 

 

……

 

 

 

Tot. Spese ……

 

 

….

 

 

 

 

 

In contabilità generale - libro giornale -  le rilevazioni sono le seguenti:

 

Rilevazione dell’anticipazione di tesoreria:

 

gg/mm/aa

Crediti verso Tesoriere per anticipazione di cassa (conto del patrimonio attivo, voce B II 3 c)     

a

Debiti per anticipazioni di cassa (conto del patrimonio, passivo, voce C IV)       

1000

 

1000

 

 

Riscossione dell’anticipazione dal Tesoriere:

 

gg/mm/aa

Cassa (conto del patrimonio attivo, voce B IV 1)     

a

Crediti verso Tesoriere per anticipazione di cassa (conto del patrimonio attivo, voce B II 3 c)       

1000

 

1000

 

 

Restituzione dell’anticipazione al Tesoriere:

 

gg/mm/aa

Debiti per anticipazioni di cassa (conto del patrimonio, passivo, voce C IV)     

a

Cassa (conto del patrimonio attivo, voce B IV 1)       

1000

 

1000

 

 

Pagamento degli interessi passivi al Tesoriere:

 

gg/mm/aa

Interessi passivi su anticipazioni

(conto economico, voce D 21)

 

a

Cassa (conto del patrimonio attivo, voce B IV 1)       

    5

 

   5

 

 

 

Il conto economico dell’esercizio rileva il costo per gli interessi passivi pagati.

 

Conto economico

 

 

Interessi passivi su anticipazioni (conto economico, voce D 21)

 

 

          5

 

 

 

 

 

In sintesi, il conto del patrimonio rileva a fine esercizio solamente l’uscita di cassa corrispondente al pagamento degli interessi passivi. 

 

 

Conto del patrimonio

ATTIVITA’

PASSIVITA’

 

Cassa (conto del patrimonio attivo, voce B IV 1)     

 

    -5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel caso in cui l’anticipazione di tesoreria venga restituita nell’anno successivo, per carenza di liquidità alla fine dell’esercizio, il conto del patrimonio rileverà anche il debito nei confronti del Tesoriere per l’ammontare dell’anticipazione ancora da restituire (debiti per anticipazioni di cassa - conto del patrimonio, passivo, voce C IV)     

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

[1] Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali presso il Ministero dell’Interno (www.mininterno.it): Finalità e postulati dei principi contabili degli enti locali (framework), 4 luglio 2002; Principio contabile n. 1 - Programmazione e previsione nel sistema di bilancio, 3 luglio 2003; Principio contabile n. 2 - Gestione nel sistema di bilancio, 8 gennaio 2004; Principio contabile n. 3 - Il rendiconto degli enti locali, 8 gennaio 2004.