AZIENDITALIA - IPSOA N. 10/2004

 

 

Rubriche

Registrazioni in contabilità

 

Errori materiali nella redazione degli inventari e del conto del patrimonio

 

a cura di Mauro Bellesia  Dirigente Comune di Vicenza - Componente Osservatorio Finanza e Contabilità Enti Locali

 

 

A) L’ordinamento giuridico

 

 

Gli errori materiali

nel Tuel

 

L’ordinamento finanziario e contabile, D. Lgs. 267/2000, non prende in considerazione l’eventualità siano stati commessi degli errori materiali nella redazione degli inventari o nella ricostruzione iniziale della consistenza patrimoniale.

 

Purtroppo, nella realtà dei fatti, ciò avviene con una certa frequenza, visto che le operazioni di inventariazione ed i controlli relativi rivestono spesso caratteri di estrema complessità anche negli enti di minori dimensioni e l’aggiornamento continuo richiede notevoli aggravi di lavoro.

 

I casi di errori materiali sono generalmente riconducibili alle seguenti fattispecie:

 

a)    dimenticanza di inventariazione o di dismissione dei cespiti patrimoniali; di conseguenza, i valori indicati nel conto del patrimonio attivo si rilevano a posteriori non rappresentativi della realtà;

 

b)    errori nella determinazione del valore dei cespiti da riportare nel conto del patrimonio attivo;

 

c)    difficoltà di determinazione del valore da inserire nella voce A II 13,  immobilizzazioni in corso;

 

d)    errori di valutazione della consistenza dei debiti di medio-lungo termine dovuti, perlopiù, al susseguirsi di rinegoziazioni, riduzioni o estinzioni anticipate di mutui o altri prestiti.

 

Per risolvere il problema degli errori, esclusa l’ipotesi che si metta mano direttamente alla colonna della consistenza iniziale del conto del patrimonio, poiché non sarebbe rispettata l’uguaglianza tra la situazione finale (al 31 dicembre) dell’anno precedente e la situazione iniziale (al 1 gennaio) dell’anno successivo, non resta che indicare tali variazioni nelle colonne specifiche (variazioni + e variazioni -) del conto del patrimonio; ciò si ripercuote necessariamente anche nel risultato economico di esercizio, dal momento che bisogna rilevare anche i rispettivi proventi ed oneri straordinari per il medesimo importo.

 

 

 

B) I principi contabili [1]

 

 

I principi contabili dell’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali affrontano le problematiche degli errori materiali nel punto n. 106 del principio n. 3.

 

Innanzitutto viene ribadita la regola generale che “… la variazione del patrimonio netto deve corrispondere al risultato economico”; poi si affronta la fattispecie di come rilevare eventuali errori nella ricostruzione iniziale della consistenza patrimoniale cercando di trovare una soluzione ad una problematica che non dovrebbe sussistere in relazione agli obblighi di legge, ma che purtroppo esiste nella realtà dei fatti in ragione delle difficoltà operative intrinseche.

 

Le indicazioni specifiche del punto 106 del principio n. 3 sono le seguenti: “Nel caso di errori nella ricostruzione iniziale la rettifica della posta patrimoniale deve essere rilevata in apposito prospetto, contenuto nella relazione al rendiconto della gestione, il cui saldo costituisce una rettifica del patrimonio netto. In tale ipotesi il patrimonio netto finale risulterà pari a: patrimonio netto iniziale +/- risultato economico dell’esercizio +/- saldo delle rettifiche.”.

 

E’ chiaro che il principio contabile n. 3 dell’ Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali si ispira, in tal caso, al principio contabile n. 29 del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti e Ragionieri che a sua volta segue le indicazioni dei principi contabili internazionali. In questo documento si delineano, fra l’altro, le possibili cause attribuibili ad errori matematici, erronee interpretazioni di fatti,  negligenza nel raccogliere tutte le informazioni ed i dati disponibili per un corretto trattamento contabile. Viene inoltre evidenziata la necessità di una tempestiva correzione nell’esercizio in cui viene individuato l’errore.

 

 

 

C) Le rilevazioni contabili

 

La rilevazione delle fattispecie suindicate di errori materiali a), b), c), d), non interessano il  bilancio finanziario preventivo dell’ente in quanto costituiscono semplici rettifiche delle voci patrimoniali.

 

 

In contabilità generale - libro giornale -  le rilevazioni sono le seguenti:

 

Rilevazione del valore del terreno (patrimonio indisponibile) sito in ….. non precedentemente inventariato per errore materiale (ipotesi a):

 

gg/mm/aa

Immobilizzazioni materiali. Terreni (patrimonio indisp.) (conto del patrimonio attivo, voce A II 2)     

a

Patrimonio netto (conto del patrimonio, passivo, voce A I)     

 

1.000

 

1.000

 

 

 

Rilevazione del minore valore del terreno (patrimonio indisponibile) sito in  …..  per errore di valutazione, per tot. euro 10.000 (ipotesi b):

 

gg/mm/aa

Patrimonio netto (conto del patrimonio, passivo, voce A I)   

a

Immobilizzazioni materiali. Terreni (patrimonio indisp.) (conto del patrimonio attivo, voce A II 2)       

 

10.000

 

10.000

 

 

 

Rilevazione (ipotesi c, con variazione +) di un errore nella determinazione del valore iniziale da inserire nella voce immobilizzazioni in corso: il valore corretto è maggiore di euro 40.000:

 

gg/mm/aa

Immobilizzazioni in corso (conto del patrimonio attivo, voce A II  13)     

A

Patrimonio netto (conto del patrimonio, passivo, voce A I)     

 

40.000

 

40.000

 

 

 

Rilevazione (ipotesi c, con variazione -) di un errore nella determinazione del valore iniziale da inserire nella voce immobilizzazioni in corso: il valore corretto è minore di euro 50.000:

 

gg/mm/aa

Patrimonio netto (conto del patrimonio, passivo, voce A I)     

A

Immobilizzazioni in corso (conto del patrimonio attivo, voce A II  13)     

 

50.000

 

50.000

 

 

 

 

Rilevazione (ipotesi d, con variazione +) di un errore nella determinazione del valore dei debiti di finanziamento per mutui e prestiti: il valore corretto è maggiore di euro 60.000:

 

gg/mm/aa

Patrimonio netto (conto del patrimonio, passivo, voce A I)     

a

debiti di finanziamento per mutui e prestiti (conto del patrimonio passivo, voce C I 2)     

 

60.000

 

60.000

 

 

Rilevazione (ipotesi d, con variazione -) di un errore nella determinazione del valore dei debiti di finanziamento per mutui e prestiti: il valore corretto è minore di euro 70.000:

 

gg/mm/aa

debiti di finanziamento per mutui e prestiti (conto del patrimonio passivo, voce C I 2)     

a

Patrimonio netto (conto del patrimonio, passivo, voce A I)     

 

70.000

 

70.000

 

 

 

 

 

 

In sintesi, il conto economico dell’esercizio non rileva nulla poiché le rilevazioni movimentano solo conti patrimoniali.

 

Il conto del patrimonio, evidenzia, al contrario, le rilevazioni degli errori come risultanti dal seguente prospetto che deve essere inserito e dettagliatamente spiegato nella relazione al rendiconto della gestione.

 

 

 

 

Rilevazione del valore del terreno – patrimonio indisponibile- sito in ….. non precedentemente inventariato per errore materiale (ipotesi a):

 

 

  1.000

 

Rilevazione del minore valore del terreno – patrimonio indisponibile- sito in  …..  per errore di valutazione, per tot. euro 10.000 (ipotesi b):

 

 

 

10.000

Rilevazione (ipotesi c, con variazione +) di un errore nella determinazione del valore iniziale da inserire nella voce immobilizzazioni in corso: il valore corretto è maggiore di euro 40.000:

 

 

40.000

 

Rilevazione (ipotesi c, con variazione -) di un errore nella determinazione del valore iniziale da inserire nella voce immobilizzazioni in corso: il valore corretto è minore di euro 50.000:

 

 

 

50.000

Rilevazione (ipotesi d, con variazione +) di un errore nella determinazione del valore dei debiti di finanziamento per mutui e prestiti: il valore corretto è maggiore di euro 60.000:

 

 

 

60.000

Rilevazione (ipotesi d, con variazione -) di un errore nella determinazione del valore dei debiti di finanziamento per mutui e prestiti: il valore corretto è minore di euro 70.000:

 

 

 

70.000

 

Variazione complessiva del patrimonio netto

 

 

 

  9.000

 

Totali:

 

 

120.000

120.000

 

 

 

In sintesi il conto del patrimonio rileva:

 

 

Conto del patrimonio

ATTIVITA’

PASSIVITA’

 

Immobilizzazioni materiali. Terreni (patrimonio indisp.) (conto del patrimonio attivo, voce A II 2)     

-9.000

 

Patrimonio netto (conto del patrimonio, passivo, voce A I)     

-9.000

 

Immobilizzazioni in corso (conto del patrimonio attivo, voce A II  13)     

-10.000

 

debiti di finanziamento per mutui e prestiti (conto del patrimonio passivo, voce C I 2)     

-10.000

 

 

 

 

 

 

 

 

Alla fine la variazione del patrimonio netto dall’inizio alla fine della gestione divergerà dal risultato economico di esercizio per la cifra di –9.000 giustificata dal prospetto di analisi soprariportato.



[1] Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali presso il Ministero dell’Interno (www.mininterno.it): Finalità e postulati dei principi contabili degli enti locali (framework), 4 luglio 2002; Principio contabile n. 1 - Programmazione e previsione nel sistema di bilancio, 3 luglio 2003; Principio contabile n. 2 - Gestione nel sistema di bilancio, 8 gennaio 2004; Principio contabile n. 3 - Il rendiconto degli enti locali, 8 gennaio 2004.